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L’intensa esperienza umana del novatese Vincenzo Torriani, il “patron del Giro”, è di notevole interesse storico perché si colloca in quel peculiare teatro dello scontro ideologico-politico, cui egli stesso non si sottrasse (militando attivamente nelle fila del movimento cattolico), che fu il Giro d’Italia nell’immediato Secondo dopoguerra. Il Giro di Coppi (presunto filocomunista) e Bartali (inequivocabile democristiano).
Torriani fu inoltre colui che modernizzò profondamente il Giro, accompagnando la rinascita e l’evoluzione del Paese, trasformandolo in uno spettacolo: colse appieno le potenzialità del nuovo mezzo televisivo, del mercato pubblicitario e delle attrattive turistiche dei luoghi attraversati dalla corsa rosa. Seguendone la biografia si ripercorrono quindi alcuni importanti passaggi della storia sociale italiana.
“Lo sport spesso dà alla lettura della nostra storia una nuova dimensione. Giuntini la illustra e ci regala episodi che illuminano sull’evoluzione del nostro Bel Paese.” - Claudio Gregori, La Gazzetta dello Sport
INDICE
Prefazione di Sergio Meda
1. L'avventura di un organizzatore cattolico
2. Il giro di Coppi e Bartali
3. Tutti i nemici del patron
4. Riti e trasformazioni della corsa rosa
5. Giovanni Testori e il "dio di Roserio"
Epilogo. Ultimi giri