Rotate screen
Un saggio che guarda ai social network come a un “prodotto sociale”, frutto di un processo storico partito da lontano. Al contrario della narrazione che li dipinge come inevitabili innovazioni dirompenti, qui si ritiene che queste tecnologie ricoprano un ruolo paradigmatico nel sistema di dominio e creazione di profitto del capitalismo del Ventunesimo secolo.
Si analizzano gli effetti sugli individui, le polarizzazioni prodotte dalle fake news, i meccanismi di sfruttamento digitali e il potenziamento di quelli tradizionali. Quindi, si rivela la natura dei social network come mezzo di predazione dell’intelligenza collettiva. Insieme, però, si apre anche uno spazio per una loro decostruzione e un utilizzo consapevolmente alternativo.
Essere connessi è un diritto umano
Mark Zuckerberg