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“I governi dell’Occidente, e non solo, hanno dichiarato guerra ai poveri anziché alla povertà.
Quello stesso Occidente che, del tutto incapace di praticare vera democrazia e di garantire ai propri cittadini un livello minimo di vita dignitosa, pretende di ‘esportare’, quasi sempre con la forza delle armi, i propri modelli economico sociali e i propri ‘valori’ nel resto del pianeta.”
Articoli, rubriche, editoriali e un ampio apparato fotografico sui temi della povertà, del degrado sociale e della precarizzazione del lavoro. Migranti, contadini, operai, Rom, aree suburbane: dal cinema di Ken Loach agli scritti di Calvino, Steinbeck, Fenoglio, Parise; dal Messico alla Francia, dagli Stati Uniti all’Italia.
Indice:
Editoriale. Vae victis!
di Giuseppe Ciarallo
Editoriale. Ciò che possiamo fare
di Riccardo Burgazzi
Editoriale fotografico. Ascoltare le immagini
di Silvia Albertazzi
La vita raccontata da un morto. Immagini dallo spietato turbocapitalismo cinese che non lascia spazio ad altro che non sia un chinese dream di consumismo sfrenato, ne Il settimo giorno di Yu Hua.
di Massimo Vaggi
Breve storia del pauperismo medievale. Il movimento dei pauperes spiritu da Valdo di Lione a Francesco d’Assisi: il dibattito sulla povertà di otto secoli fa a confronto con le attuali teorie sull’impoverimento in occidente.
di Gianfranco Manfredi
Un lavoratore migrante secondo John Berger e Jean Mohr. “Secondo l’etica capitalista, la povertà è uno stato di cui un individuo o una società si libera con l’iniziativa […]. Eppure il capitalismo tiene quasi una metà del mondo in tale condizione”
di Silvia Albertazzi
A passo di gambero nel folk americano sulle vie della povertà. È sull’asse Joe Hill – Woody Guthrie – Bob Dylan che viaggia la presa di coscienza del folk revival americano riguardo all’ingiustizia sociale e alla povertà.
di Franco Minganti
Heard the song of a poet who died in the gutter. Per oltre un secolo, si è provato a edulcorare la povertà, spacciandola per forza creatrice; ma al di là della patina sentimentale, quella resta invece brutta, sporca e cattiva.
di Gino Scatasta
L’odore della povertà. The Cut di Anthony Cartwright e la Brexit. Il racconto di una regione dell' Inghilterra in cui la scomparsa del lavoro ha lasciato un vuoto desolante, tra una pinta con gli amici e una storia d’amore che finisce.
di Luigi Franchi
Outliers. L’oppressione della devianza nella città digitale. Un futuro in cui lo spazio pubblico è modellato dalla tecnologia, in base a interessi commerciali ed esigenze di sicurezza, non è necessariamente una distopia: il caso di Singapore.
di Carmen Pisanello
No More Daniel Blakes. Precarizzazione del lavoro, smantellamento della sanità, rassegnazione del cittadino. Il medioevo post-moderno britannico visto con gli occhi del regista Ken Loach
di Carmine Mezzacappa
La povertà tra etichetta e stigma. Dall’antropologia criminale ottocentesca alla cronaca odierna, dall’arte seicentesca alle attuali passerelle di moda, la povertà è stata intesa, fraintesa, mostrata, censurata e condannata.
di Cristina Muccioli
Colpire i poveri per allontanare la povertà. In un mondo di mercato ipercompetitivo, la povertà spaventa. E la paura è la patologia sociale del capitalismo neoliberista, dove vi trionfano razzismo, nazionalismo, populismo.
di Alberto Sebastiani
Di indigeni, guappi e proletari. L’antinomia “civiltà/barbarie” plasmata dallo scrittore e politico Domingo Faustino Sarmiento: una chiave per comprendere le tensioni interne alla cultura argentina dal Novecento a oggi.
di Edoardo Balletta
Cronache di migranti: reportage e finzione. Il successo crescente, in America Latina, della cronaca: un genere letterario che fonde giornalismo tradizionale e letteratura testimoniale, reportage e invenzione narrativa.
di Giovanni Gentile Marchetti
Da lontano anche uno zingaro è un essere umano. Può un rom essere accettato senza smettere di essere rom, senza essere costretto ad assimilare le “forme auspicabili di vita” proposte dalle società ospitanti?
di Milena Magnani
Parise e la decrescita felice. Nei suoi scritti sul Corriere della Sera, Parise intesse un discorso sul tema della povertà che trova echi in Pasolini, Volponi e nella teorizzazione sociologica dei Francofortesi.
di Andrea Gialloreto
Come un truciolo scartato. Furore di John Steinbeck compie ottant’anni. Attualità, visione profetica e saggezza di un’opera che è da sempre un impietoso j’accuse nei confronti del cieco e spietato verbo capitalista.
di Paolo Vachino
Questa terra non è affatto la tua terra. L’indigenza è la soglia verso l’orrore e nessun cittadino vorrebbe averci a che fare. E così il povero diventa il nemico: la figura da scacciare alla vista, il monito da non ascoltare.
di Sergio Rotino
Star male oggi per non star peggio domani. Povertà, possesso e rinuncia ne La malora di Beppe Fenoglio: gli inquietanti effetti dell’infiltrazione della mentalità capitalistica nella civiltà contadina dell’inizio del Novecento.
di Sonia Trovato
Fame di figli. I divini genitori della Teogonia di Esiodo e le streghe di Hansel, Gretel e Prezzemolina, se avvicinate senza paura, sono figure che ci parlano del presente.
di Adalinda Gasparini
L’alta marea non solleva tutte le barche.
di Giuseppe Ciarallo