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Nell'anno della pestilenza, il diario di una quarantena a Pechino e il racconto di viaggio in una delle contee più povere della Cina, alternato a storie raccolte da un reporter che frequenta questo paese da quindici anni e ci vive da dieci.
Muovendosi tra narrazione e analisi, salti geografici e temporali, città e campagne, il libro evidenzia quelle “caratteristiche cinesi” così difficili da comprendere guardando dall'esterno: la mobilitazione di massa come soluzione alle emergenze, il controllo e le vie di fuga, lo stato sviluppista, il Partito di Xi Jinping e dei funzionari locali.
L’unico esercizio geopolitico che abbia un senso, se si è in buona fede, è quello di guardare il mondo dal punto di vista dell’altro. Vedere il mondo dalla Cina è un’esperienza spiazzante che va vissuta con gli occhi aperti ma rimanendo se stessi. È quello che fa il Battaglia da più di dieci anni. Giornalista italiano, di sinistra, amante del Milan e dei risotti. Praticamente uno di noi.
Andrea Cavazzuti
Gode dello sguardo privilegiato di chi il Paese lo ha vissuto e lo ha visto cambiare.
A quasi due anni dallo scoppio della pandemia, la Cina è rimasta sostanzialmente l'unico Paese al mondo a perseguire con determinazione la strategia "zero contagi".
Intervista a Gabriele Battaglia a Report
Massa per velocità intreccia una cronaca della vita nelle strade della Cina: dalle città in piena mobilitazione anti-epidemica dove i comitati di condominio e quartiere – retaggio del maoismo – tornano al centro dell’organizzazione minuziosa e “collettivistica” della vita quotidiana, alle campagne investite dai grandi progetti della lotta alla povertà e della “rivitalizzazione rurale”.
Qui, nel teatro dello “sradicamento della povertà assoluta”, le contraddizioni si accumulano, i progressi reali si sommano a cifre fittizie, e con la povertà assoluta si sradicano anche i contadini dalle loro terre.
Federico Picerni per Pulplibri