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Questo saggio affronta la geografia fisica e morale del capolavoro di Giovanni Boccaccio. Prendendo le mosse dalle esperienze letterarie di sapore geografico vissute dallo scrittore trecentesco, l’autore conduce un’analisi puntuale dei luoghi decameroniani, ricercati e catalogati secondo criteri finalmente attendibili e verosimili. L’osservazione dei dati raccolti, affiancati da mappe coropletiche e da cartine geografiche che mostrano i viaggi mediterranei dei beniamini decameroniani, permette di spostare lo studio sul piano della geografia morale e, dunque, sulla visione (benevola, malevola o neutra) che Boccaccio rivolgeva all’alterità o, semplicemente, sulle sue sferzanti critiche nei confronti di alcune popolazioni, come quella dei veneziani, detti bergoli.
Prefazione di JIŘÍ ŠPIČKA
La preparazione e la pubblicazione di questo libro sono state rese possibili grazie al Programma Istituzionale del Palacký University Olomouc (Repubblica Ceca), Facoltà di Lettere e Filosofia, e del MŠMT, 2017.
INDICE
PREFAZIONE
Jiří Špička 7
CAPITOLO 1
Un’introduzione 11
CAPITOLO 2
Il mondo geografico di Giovanni Boccaccio: suggestioni, personaggi e fonti 16
CAPITOLO 3
Geografia e mimesis nel Decameron 37
CAPITOLO 4
I luoghi del Decameron: per nuove classificazioni 65
CAPITOLO 5
Il valore dello spazio: tra procedimenti allusivi e giudizi morali 97
5.1 Firenze e Toscana: ingegno e cortesia 103
5.2 Venezia e Siena: bergoli e bessi 123
5.3 Sicilia: la (im)precisone storica 134
5.4 Napoli: un passaggio mediano 152
5.5 L’alterità musulmana: la moderna e disinteressata visione
boccacciana 159
5.6 La “magia” e gli impianti fiabeschi nel Decameron 175
CAPITOLO 6
Le novelle di viaggio “mediterranee” e non: nuove letture
tematiche 181
6.1. Alatiel 185
6.2. Altre peripezie 221
CAPITOLO 7
Conclusioni 239
BIBLIOGRAFIA
Testi 247
Fonti 251
Letteratura critica 253