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Dall'Islanda e le Isole Faroe, raggiunte a bordo di un vacillante camper del 1981, alle piazze pubbliche della Mitteleuoropa, dove l'autore si fermò a suonare come busker, passando per i Balcani, le città sul Baltico, gli angoli dimenticati del nostro continente fino all'Ucraina, a un passo dal conflitto, e la Bielorussia, "ultima dittatura" d'Europa. Un'asimmetrica e crepuscolare costellazione di persone che sfidano tutti i giorni l'assurdo: un esercito malconcio di contemporanei Sisifo condannati a spingere il proprio masso in quell'infinito partire e ritornare che è la vita e che compongono, come un’orchestra a tratti dissonante, la sinfonia del mondo.
Anche se noi, umani, abbiamo formato la civiltà che si basa maggiormente sullo stile di vita stanziale, la nostra specie esiste grazie alla capacità di spostarsi, cambiare i luoghi, adattarsi alle nuove prospettive. Spinti sopratutto dalla curiosità, abbiamo nel nostro DNA la voglia di scoperta. Quando puntiamo lo sguardo verso all'orizzonte, nella nostra mente la fantasia sprigiona le visioni che ci permettono guardare oltre, generando nei nostri corpi l'energia che ci spinge avanti.
Viaggiare è come tornare alle nostre radici ancestrali, scoprire quelle origini che ci legano all'Universo, dove niente è fermo, dove il movimento costante degli elementi è la regola più importante. Nicolò Cesa nel suo nuovo libro ci invita ad accompagnarlo in un percorso sublime, in una geografia che comprende sia le vaste dimensioni terrestri, che l'infinito delle nostre anime. Un viaggio irresistibile, affascinante, profondo e intriso di quel magico sentimento, che, secondo le sacre parole del Sommo Poeta, "move il sole e l'altre stelle".
Nicolai Lilin